Nella mia vita
non ho fatto che oscillare fra due interessi primari: il fare musica
e dipingere e disegnare. Privilegiando, quando l’uno e quando
l’altro, al di fuori dell’attività lavorativa primaria.
Forse questo
dipende dal fatto, che nei miei cromosomi sono presenti, in ugual
misura, ambedue le esigenze espressive.
Un padre
pittore e una madre, che pur non avendo mai sviluppato una carriera
concertistica, in casa suonava (aveva infatti un diploma in
pianoforte che le consentiva, oltretutto di svolgere attività
didattica), mi hanno fatto crescere in un ambiente dove l’arte si
assimilava ogni giorno.
Attraverso
l’olfatto, per via dell’odore intenso e inebriante dei colori ad
olio, attraverso l’udito in virtù delle note del pianoforte di mia
madre e attraverso la vista l’una e l’altra realtà espressiva.
Inoltre, in
quanto fratello di una numerosissima famiglia, oltre a quella di mio
padre, ho assimilato l’esperienza dei miei fratelli più grandi
nell’ambito pittorico e ho scambiato quelle musicali con i miei
fratelli più giovani, Fra i quali il più giovane di tutti musicista
di professione.
Insomma posso
ben dire di essere cresciuto in una famiglia di artisti. E questa
condizione che considero di privilegio, mi ha consentito di
sviluppare le mie ricerche in ambito tecnico e nello stesso tempo mi
ha spinto a cercare di inquadrare i confini della mia espressività
pittorica e grafica.
Devo
aggiungere che non ho mai considerato la possibilità di vivere
d’arte. E questo ha privilegiato la ricerca pura, libera e mai
condizionata, di un linguaggio che mi rappresentasse in tutti i
miei aspetti. Troverete, infatti, nella galleria delle mie opere,
dei ritratti quasi iperrealisti, realizzati con cura maniacale,
che convivono con una vasta serie di opere in tecnica mista
totalmente astratte.
E poi nature
morte, paesaggi ecc…
Per i primi ho
lavorato alla ricerca della somiglianza piena del soggetto, guidato
dall’esigenza di raccontare l’anima della persona rappresentata,
nei secondi ho cercato di rappresentare me stesso, o quantomeno una
parte di me.
Spinto dalle
persone care che mi hanno sempre sostenuto in questa mia attività,
ho deciso finalmente di rendere pubbliche le mie opere. Nella
speranza di ottenere parole di stima e incoraggiamento, ma anche
degli appunti critici che potranno aiutarmi a crescere
artisticamente e tecnicamente.
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